tradimenti
Roy il cameriere cingalese
di Rosalinda
04.06.2024 |
357 |
7
"Era andato da loro a diciotto anni..."
Avevo una bella moglie, una grande villa, vicino al mare, su due piani, con una terrazza prendisole, a livello del primo piano e un bel giardino. D'estate ormeggiato, davanti alla villa, un motoscafo.
Il lavoro andava bene, ero più impegnato in inverno che in estate.
Adoravo mia moglie, era una grande PUTTANA.
Io un grande CORNUTO CONTENTO E CONSENZIENTE.
Il massimo che si possa desiderare.
Lei alta, snella, con un bel culo e due tette quarta misura, belle sode.
Una perenne voglia di cazzi.
Io con un pisellino piccolo e moscio sempre pronto a menarmelo, quando mia moglie faceva la troia.
E lo faceva molto spesso.
In questa situazione, per aiutare mia moglie nei servizi di casa presi un collaboratore domestico, un cingalese di ventuno anni di nome Roy.
Era alto, snello, nero, simpatico e parlava bene l'italiano.
Veniva da noi tre volte a settimana, sempre per quattro ore.
Era preciso ed educato.
Una meraviglia.
A maggio, mia moglie iniziò a prendere il sole in terrazza, su di un lettino.
Si metteva un bikini, indecente, glielo avevo regalato io.
Gli compravo sempre biancheria indecente, lei la indossava sempre.
Era bianco.
Piccolissimo.
La mutandina, copriva appena, la spacca della fica.
Dietro un minuscolo triangolino, sopra la spacca del culo, totalmente nudo.
Il reggiseno, non reggeva niente, due piccoli triangolini, coprivano i capezzoli e poco più.
Era nuda.
Io adoravo che si mostrava.
Con Roy in casa le girava con questo, mini bikini, sculettando su degli zoccoli con tacco 12.
Una meraviglia.
Io notavo che Roy quando la guardava la desiderava, e il suo cazzo gli diventava duro.
Dall'eccitazione anche il mio pisellino diventava duro.
L'ho scritto, mia moglie era una grande puttana.
Conosceva i maschi, se ne era fatti un'infinità e continuava di buona lena.
Per due tre settimane si mostro a Roy sempre mezza nuda, oltre che il bikini, si metteva dei fuseaux aderentissimi, pantaloncini stretti e corti, ecc.
Si faceva la doccia con la porta del bagno aperta, e sempre quando lui puliva il piano di sopra, dove c'erano le camere da letto ed i bagni.
Usciva dalla doccia nuda e si faceva vedere.
Ma si fece solo vedere, niente altro.
Io conoscevo la sua tattica.
Un anno prima a luglio avevamo ospitato una coppia di amici, più giovani di noi.
Dal primo giorno propose alla lei della coppia di stare in casa e giardino in costume.
Lei aderì alla proposta, eravamo in estate...
Ma mia moglie si mise uno dei suoi costumini indecenti, era nuda, più i famosi zoccoli.
Quella rimase sconvolta, non era puttana come mia moglie.
Lui invece gradì molto che mia moglie si mostrava, quasi nuda, lo apprezzo e lo manifestò.
Ovviamente.
Mia moglie mi disse, che quella donna era un'ingenua provinciale e che lei in quel mese l'avrebbe fatta diventare una puttana.
In effetti, dopo pochi giorni la nostra ospite, si vestiva, diciamo così, come mia moglie.
Cioè era nuda come mia moglie.
Per meglio dire mezza nuda, il reggiseno fu bandito e le due donne giravano in casa a seno nudo.
Quando andavamo in giro con il motoscafo, lui spalmava la crema sul corpo di mia moglie e io su quello della sua.
Dopo una settimana, di convivenza, lui si scopava giornalmente mia moglie, anche più volte al giorno e io mi dovevo scopare la sua, devo dire con grande difficoltà ... in fondo godo a essere cornificato.
Chiudo questo paragrafo, scrivendo che l'inverno successivo, la moglie del mio amico confidò alla mia che si faceva scopare da un collega giudice sportivo.
Mia moglie era riuscita a farla diventare puttana, e quel giudice fu il primo di una lunga serie.
Poi il marito, che dal canto suo non era da meno, da sempre, la scoprì e poco dopo si separarono.
Torniamo a Roy, il nostro cameriere giovane.
Erano i primi di giugno, mia moglie, già con una discreta abbronzatura, era sul lettino solo con il pezzo di sotto.
Mi chiama e mi dice, per cortesia dici a Roy se viene quì, ho bisogno di lui.
Io ho capito subito cosa intendeva.
Scesi a pianterreno e dissi a Roy che mia moglie, in terrazza, aveva bisogno di lui.
Lui salì subito e io dietro.
Arrivato in terrazza, mi moglie gli dice.
Roy, mi fai una cortesia, porgendogli il barattolo della crema per il corpo, me la passeresti dietro che io non ci riesco.
Certamente signora, disse il ragazzo.
Mia moglie si mise a pancia in giù, sollevò, bene il culo, aveva due natiche favolose.
Lui prese della crema con la mano destra e iniziò dal collo, dopo averle sollevato i capelli, poi le spalle, la toccava proprio bene, con maestria, poi scese alla schiena, e subito dopo al culo, appena lo toccò, mia moglie aprì le cosce e gli disse, per cortesia sfilami la mutandina, così la crema la passi meglio, anche in mezzo alle natiche.
Lui ubbidiente le sfilò la mutandina e comincio a spalmare la crema sul culo.
Io avevo il cazzo duro e lo tirai fuori da pantaloncini ed iniziai a menarmelo.
Dalla mia posizione vedevo Roy che passava il dito sul buco del culo di mia moglie, su e giù, ogni volta che mia moglie si sentiva toccare il buchetto, guaiva.
La puttana.
Siii, bello, ancora, così, così...
Lui allora, incitato, gli ficcò un dito in culo.
Lei fece un piccolo urletto di piacere dicendo, ancora, ancora.
Lui iniziò un ditalino anale, prima con un dito, poi due e alla fine tre.
Lei guaiva come una cagna in calore.
La puttana aveva quello che desiderava.
Lei si girò e aprendo le cosce, gli disse, toccami fa fica.
Lui, esperto, anche se giovane, iniziò a farle un gran ditalino.
Mia moglie godeva da gran troia.
La cosa durò poco, la vacca voleva il cazzo, allungò la mano e glielo toccò, disse, è durissimo.
Si alzò, nuda e prese per mano Roy, e lo portò in camera da letto.
Entrata in camera, chiuse la porta e mi disse, tu stai fuori, se vuoi ascolta dietro la porta e fatti una sega, sei solo un segaiolo di merda.
Io godevo da impazzire, ad essere obbligato a stare fuori, e essere chiamato segaiolo davanti a Roy.
Passai dal balcone e dalla porta finestra vidi tutto, anche se c'era una leggera tenda trasparente.
Lei si mise a gambe larghe, Roy si spogliò, il cazzo durissimo, non c'era bisogno di bocchino, la infilò a pelle e la chiavò come un treno.
I cingalesi non hanno grandi cazzi.
Lui aveva un cazzo normale 15/16 cm, ma lo aveva durissimo e lo sapeva usare.
Io sul balcone, a rischio che mi vedevano i vicini, mi sparavo un gran sega.
Lui se la chiavò a lungo, lei guaiva e lo incitava.
Poi la prese a pecora e per ultimo la fece mettere a cavallo.
La sborrò così.
Quando lei scese dal cazzo, dalla posizione impalata, la sborra colò sull'inguine di lui.
Lei con maestria, leccò e bevve tutto.
Era una delle sue specialità.
Poi andarono a farsi la doccia.
Mi raccontò che aveva goduto tanto, che il ragazzo era molto bravo e la sapeva chiavare bene.
Da quel giorno, ovviamente, le cose cambiarono in casa.
Roy faceva regolarmente i suoi lavori.
Ma dedicava un'ora del suo tempo, ogni volta che veniva, a mia moglie.
Gli fece anche il culo, di forza, lei non voleva, ma lui le disse che era il maschio e comandava lui.
In effetti, gradualmente prese lui le redini del rapporto sessuale con mia moglie e decideva lui quando dargli in cazzo e come.
Mia moglie mi diceva, se m'ingravida, poi ti cresci il negretto.
Ma lei fotteva con tutti a pelle, e non l'ha mai ingravidata nessuno.
Spesso Roy veniva la domenica, non certo per lavorare e stava tutto il giorno con noi, la chiavava anche sul motoscafo.
Se c'erano amici o parenti in casa, lui aveva con lei sempre lo stesso atteggiamento, come quando eravamo soli, la toccava, la baciava, tutti sapevano che se la fotteva.
Mia moglie diceva che era molto bravo e la faceva godere tanto a letto, al contrario di me che avevo solo un pisellino piccolo e moscio.
Dopo un paio di mesi io passai dalla posizione del guardone segaiolo a quella del collaboratore per le pulizie.
Dopo che lui sborrava, mi permettevano di pulire, fica e cazzo, o culo e cazzo, con la lingua.
Mi piaceva leccare la sua sborra.
Ma mi piaceva succhiare il suo cazzo.
Era nerissimo, lo avrei succhiato a lungo, ma mia moglie non voleva che lo sciupassi.
Quando mia moglie riprese a lavorare e Roy veniva a casa ed ero solo con lui, mi permise di fargli dei bocchini e dopo le prime due o tre volte, me lo faceva fare ogni volta.
Tre volte alla settimana lo spompinavo e bevevo il suo nettare.
Ogni tanto dopo la sborrata in bocca, mi faceva bere un pò di urina, diceva che gli piaceva che ero diventato il suo cesso.
A mia moglie non dicevamo niente.
Lei veniva chiavata la domenica.
Roy quando lo spompinavo, mi toccava il culo mettendomi le dita dentro il buco.
Ma non volle mai incularmi, io glielo chiesi più volte.
Mi sarebbe piaciuto stare sotto di lui.
Mi disse che prima di venire a lavorare da noi stava con due uomini anziani, ricchioni, lui faceva da badante.
Era andato da loro a diciotto anni.
Volevano essere inculati quasi tutti i giorni e la cosa, a lungo andare, lo aveva disgustato.
Roy fu l'amante di mia moglie per quasi due anni, poi decise di cambiare città, per avvicinarsi a dei suoi parenti e non lo vedemmo più.
Questo è un racconto totalmente inventato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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